Quindici giorni dopo l’innondazione padovana sono andato a Casalserugo, una delle zone più colpite, poche case tra sterminati campi coltivati.
Davanti ad ogni casa c’era un mucchio di elettrodomestici gettati e una signora mi ha invitato dentro la sua casa mostrandomi il segno dell’acqua sulle pareti, 160 cm circa.
Un signore cercava di ripulire la Harley Davidson smontandola pezzo per pezzo, un altro era intento a smontare alcune parti elettriche di un furgone, tutti erano senza corrente elettrica.
Tra i campi si trovano ancora vasi di fiori e sacchi d’immondizia che l’acqua aveva trasportato e lentamente gli argini vengono rinforzati.






Bel reportage fotografico anche se parecchio angosciante…
Minerva, grazie.